Desabbiatura
L’operatività nel deserto, per le caratteristiche
morfologiche e climatiche dell’ambiente, comporta
una serie di problemi a queste collegate e
che si riflettono sia sulle risorse umane che su quelle tecniche
impiegate nei lavori intrapresi e quindi, per ogni singola attività,
necessita predisporre un accurato piano mirato alla salute
ed integrità degli operatori coinvolti, alla manutenzione e funzionamento
dei macchinari ed al mantenimento costante dello
stato dei lavori svolti.
Tra gli altri, un problema di particolare rilievo è quello collegato
allo spostamento di masse di sabbia dovuto ai lunghi periodi di
siccità ed all’inesauribile azione dei venti.
Nei complessi dedicati all’estrazione petrolifera le tempeste di
sabbia, o anche solo il semplice ed ordinario vento che spira
periodicamente, creano un grave intralcio alle operazioni
di produzione poiché la sabbia trasportata va ad interessare,
depositandosi ed accumulandosi, le linee operative e di trasferimento
sia in luce che in canaletta, le cantine delle teste
di pozzo, gli specchi superficiali dei bourbiers ed i tracciati di
transito che gli addetti debbono percorrere costantemente per
raggiungere il sito operativo.
Gli inconvenienti si manifestano quando le tubazioni vengono
ricoperte con la sabbia, le canalette e le cantine delle teste
di pozzo si intasano sino ad avere un ingombro compattato,
il prodotto contenuto nei bourbiers viene contaminato e successivamente
la sabbia, precipitando, riduce la capacità della
vasca che, in molti casi, è già di per se al limite dell’operatività.
Sino ad oggi le operazioni di sgombero e disintasamento venivano
effettuate a mano da personale non specializzato, esponendo
lo stesso ai vari rischi derivanti sia dall’inalazione dei vapori
di idrocarburi quando erano all’interno delle vasche sia al
morso della vipera del deserto eventualmente nascosta sotto i
cumuli e molto comune in questi siti e, per la quale, i protocolli
di sicurezza dei campi residenziali raccomandano di prevedere
ogni possibile precauzione.
I tempi necessari per l’esecuzione manuale di queste operazioni
si protraevano anche per diverse settimane aumentando
l’esposizione degli operatori ai vari rischi e determinando possibili
ritardi nei cicli di produzione.
Per garantire la sicurezza degli operatori e per permettere di
eseguire i lavori di movimentazione delle masse di sabbia ed
il disintasamento delle canalizzazioni e delle camere in tempi
brevissimi -pari ad un turno di lavoro, ed in alcuni casi a solo
poche ore- la società del Gruppo, cui vengono affidati questo
tipo di servizi, ha predisposto una serie di macchinari, altamente
specialistici in grado di operare lo sgombero in maniera meccanica
e veloce pur mantenendo a debita distanza gli addetti
alla manovra del mezzo e dei suoi macchinari. In questo caso
si è ottenuto il massimo standard di sicurezza del personale e
la riduzione drastica dei tempi di messa a punto delle zone o
strutture interessate.
Si può portare come esempio la vuotatura e la pulizia di una
cantina per le teste di pozzo, operazione che, se svolta a mano
con i conseguenti e noti rischi, richiede sino a tre settimane di
lavoro ed oltre.
Tali cantine sono costituite da fosse che possono raggiungere i
40 mc. di capacità ed in cui insistono le apparecchiature di controllo
delle teste di pozzo e che, regolarmente, il vento riempie
di sabbia che con il tempo diviene costipata.
Il protocollo adottato per le macchine operatrici ed i tecnici a
loro dedicati prevede l’esecuzione di vuotatura e pulizia con le
seguenti fasi:
- Aspirazione superficiale della sabbia a cementazione del grigliato
di copertura;
- Spostamento del grigliato movibile;
- Aspirazione di sgrossatura con proboscide idraulica;
- Finiture di aspirazione con linee tradizionali tipo Arizona e
terminale ad unghia;
- Idropulizia della testa di pozzo e della pavimentazione e pareti
della cantina con aspirazione dei residui del lavaggio;
- Stoccaggio differenziato fra sabbia incontaminata da restituire
al deserto e sabbia inquinata dai residui di lavaggio (da
destinare ad impianto di trattamento).
Orientativamente si tratta di operazioni che portano ad una
giornata di lavoro per ogni cantina e ciò in piena sicurezza per
tutti gli operatori.
A cantina ultimata con le opportune maniche di aspirazione è
possibile desabbiare ogni canaletta contenente le tubazioni di
aria compressa al servizio della testa di pozzo, e, con queste,
anche le linee di arrivo e di partenza.
Con questo tipo di intervento diventa impossibile danneggiare
con operazioni manuali a pala o con operazioni con escavatore
le canalette, le tubazioni ed ogni qualsiasi apparecchiatura tecnica
al servizio della testa di pozzo.
Questo tipo di intervento è stato reso itinerante sulle varie realtà
operative e produttive site nel deserto tunisino, con conseguenti
risparmi di tempo, di costi e di rischi e, soprattutto,
creando un pronto intervento di scavo a risucchio sempre disponibile
per ogni emergenza produttiva.