Monitoraggio
La tutela delle acque e delle strutture ed impianti
siti sulla costa da queste interessata si
esplica mediante il costante impegno delle
risorse umane e tecniche di alta specializzazione ed opportunamente
adeguate, per numero e qualità, all’ampiezza e caratteristiche
delle aree da proteggere.
Il successo degli interventi per la decontaminazione delle zone
in cui si origina l’inquinamento e di quelle ad esso limitrofe soggette
all’espansione dello stesso, in tutti i casi, è determinato
dall’immediatezza dell’intervento con il numero adeguato di mezzi,
attrezzature e personale: l’ottenimento di questo obiettivo è
strettamente e necessariamente dipendente da un costante monitoraggio
di tutti i siti o strutture che, per l’attività in esse svolta,
possono costituire la fonte di un possibile inquinamento.
Tra gli inquinamenti che causano il maggior impatto sia sull’ambiente
che sull’opinione pubblica vi è quello causato dagli idrocarburi,
siano questi olii greggi di petrolio che loro raffinati e,
quindi, è necessario porre una particolare e costante attenzione
presso tutti gli impianti siti sia in ambito portuale che sulla fascia
costiera o in off-shore che, in una qualsiasi maniera, operano con
questi prodotti.
Il costante monitoraggio mediante sorveglianza a mare effettuata
esclusivamente con il metodo visivo da parte degli operatori
imbarcati sulle unità di pattugliamento, in molti casi si è rivelato
quantomeno insufficiente, sia per la vastità delle zone poste sotto
controllo, sia per le eventuali condizioni meteorologiche presenti
al momento e, in genere, durante i periodi notturni durante i quali
riesce estremamente difficile individuare il velo o strato di idrocarburi
presenti sugli specchi acquei.
Il Gruppo Crismani, quindi, ha adottato un sistema di controllo e
monitoraggio delle acque basato su strumentazioni scientifiche e
tecniche che consentono, in ogni caso ed in qualsiasi situazione
sia diurna che notturna, la rilevazione di idrocarburi a mare: in
questo caso le unità nautiche adibite a tale servizio sono dotate di
sistema “S.A.S.S. Security Antipollution Safety System” che, costituito
da una combinazione formata da una termo camera, una
telecamera ad intensificazione di immagine, un faro bianco ed un
faro a luce UV, consente di ottenere immagini termografiche definite
e chiare, con condizioni di buio, fumo o nebbia, rivelando gli
idrocarburi a mare.
Nell’oscurità, quando il faro UV è diretto su uno strato, anche sottile
di idrocarburi, questi diventano fluorescenti con colori brillanti,
la termo camera, invece, vede le diverse temperature dei prodotti
e riesce a distinguere l’acqua da altri elementi che vi sono
sversati.
L’ equipaggiamento ricomprende l’A.I.S. (Automatic Identification
System) che è in grado di rilevare tempestivamente la presenza di
idrocarburi in acqua e avente le seguenti caratteristiche:
a) Un gruppo di proiettori binati elevabili a luce bianca ed Ultra
Violetta da 400W cadauno asservito ad un sistema di brandeggio
motorizzato orizzontale a 360° ed in elevazione di +/- 90° con
controllo remoto sistemato in plancia;
b) Una CCTV-IR combinata con una CCTV ad intensificazione
di immagine sincronizzate con i proiettori, capaci di fornire immagini
termografiche con risoluzione minima di 640 x 480 pixel,
asservita con sistema di brandeggio uguale a quello del
punto precedente;
c) Un monitor di tipo marinizzato da 17” per la visualizzazione
del flusso video proveniente dalle CCTV;
d) Sistema continuo di registrazione del flusso video
proveniente dalle CCTV con conservazione delle immagini
per il periodo massimo consentito dai termini di
legge.
In aggiunta a tale sistema, in punti strategici dell’area
sottoposta a sorveglianza e monitoraggio, vengono sistemati
dei sensori del tipo “”Explosion proof floating
hydrocarbons detector” che, collegati telematicamente
con la base operativa, presidiata H24, possono allertare
la struttura in tempo reale indicando all’istante esattamente
il punto in cui è stato rilevato l’inquinamento.
L’abbinamento di tali sistemi, oltre naturalmente
al controllo visivo umano, consente, in caso di inquinamento da
idrocarburi, l’immediato interevento impedendo che lo stesso si
espanda causando, oltre a tempi e dinamiche diverse di contrasto,
la contaminazione di altre aree e strutture.