L’adozione di sempre più rigorose regole in materia di prevenzione e gestione delle emergenze causate da incidenti navali – con conseguente sversamento di idrocarburi e/o agenti inquinanti – è stata anche il risultato di una sorta di presa di coscienza collettiva dei disastrosi effetti di questi eventi sul piano ambientale. Si pensi alla convenzione MARPOL 73/78 – tra le più importanti convenzioni ambientali internazionali – che si prefigge il dichiarato scopo di preservare l’ambiente marino attraverso la completa eliminazione dell’inquinamento da idrocarburi e da altre sostanze nocive e la riduzione al minimo dello sversamento accidentale di tali sostanze.
Nonostante il numero di questi incidenti sia andato statisticamente diminuendo di anno in anno, il “rischio zero” di fatto non esiste.
In base a queste considerazioni, le società del Gruppo Crismani dispongono di personale adeguatamente preparato nonché delle necessarie attrezzature per effettuare la messa in sicurezza d’urgenza di un sito in seguito al manifestarsi di eventi di contaminazione accidentali (per es. oil-spill, sversamenti di sostanze inquinanti, ecc.), mediante un intervento immediato, finalizzato al raggiungimento, quando possibile, della condizione di ripristino del sito interessato dall’evento accidentale.
Gli interventi in “pronto intervento ecologico” sono mirati alla rimozione e all’isolamento delle fonti inquinanti e al contenimento della diffusione dei contaminanti per impedirne il contatto con i recettori ambientali circostanti, seguendo gli specifici protocolli procedurali derivati dell’esperienza pluridecennale del Gruppo nel settore, che definiscono, tra le altre cose precisi ambiti operativi per le singole società.
In particolare, la Crismani Ecologia Srl che, si occupa principalmente della prevenzione e della repressione degli inquinamenti delle acque, dispone di una flotta di unità nautiche ecologiche idonee al contenimento ed alla raccolta di materiali inquinanti. Dotate di tutte le attrezzature necessarie, alcune di queste unità sono state progettate e costruite per poter operare anche in acque con fondali limitati ed in acque interne. Alcune di queste attrezzature inoltre sono state appositamente progettate e realizzate in proprio dalla società, come ad esempio le barriere “Bora” e “Forzasette”
La Sea Service S.r.l. dispone invece di mezzi specialistici e particolarmente adatti alle operazioni di disinquinamento terrestre, quali;
- Unità mobili adibite allo Spill Oil Response
- autobotti combinate abbinabili a skimmers ed in grado, alcune, di aspirare direttamente il terreno inquinato da idrocarburi;
- unità gommate o cingolate per il trasporto e posizionamento – in collaborazione con i mezzi nautici – di barriere galleggianti e pompe per tutti i prodotti a capacità variabili;
- Autoarticolati per il trasporto in zona operativa dei containers attrezzati con tutte le dotazioni sia materiali che per la logistica del centro operativo e degli operatori impegnati nell’azione, stazioni di monitoraggio, controllo e analisi delle aree inquinate.
L’impiego di questa sinergia si è rivelato determinante in più occasioni; il Gruppo è stato chiamato ad intervenire, tra gli altri avvenimenti di minor interesse, anche in occasione del macroinquinamento del lago di Como (dovuto alla rottura dell’oleodotto Snam che da Genova porta il prodotto in Svizzera), nell’incidente della m/c “Haven”, nell’inquinamento dei fiumi Lambro/Po e nelle operazioni relative al recupero della “Costa Concordia” sull’Isola del Giglio.